Le corolle di ‘Grace’ (David Austin 2001) sono delicate e raccolte in giri di petali più che doppi. Un calice di delicatezza!
Ho realizzato questo disegno a sola matita, su uno Sketchbook Moleskine.
Le corolle di ‘Grace’ (David Austin 2001) sono delicate e raccolte in giri di petali più che doppi. Un calice di delicatezza!
Ho realizzato questo disegno a sola matita, su uno Sketchbook Moleskine.
Nata a Cirié, in provincia di Torino, il 23 agosto 1969, ho provato e coltivato una intensa attitudine verso il disegno a matita e a carboncino, e verso il ritratto umano. Dopo il liceo classico, mi sono laureata in filologia italiana all'Università di Torino e mi sono perfezionata in museografia presso il Politecnico di quella città. Ho studiato le tecniche di disegno da sola, confrontandomi con insegnanti dell’Accademia d’Arte di Torino, formandomi nel riconoscimento delle arti decorative, presso il Museo Accorsi di Torino, ed esercitandomi con passione nell’acquerello e nella tecnica della china a pennino e a rapidograph – strumento quest’ultimo conosciuto tramite l’attività di geometra di mio padre: io l'ho impiegato nel tratto artistico. Albrecht Dürer, Pisanello, Giovan Battista Piranesi, Veronese e Tintoretto sono i miei artisti preferiti, maestri cui mi ispiro per i miei disegni anche se mantengo un approccio naturalistico con lo studio dal vivo dei miei soggetti. Tre le tematiche ricorrenti in questi ultimi dieci anni. La flora, oggetto anche della mia passione botanica; la fauna, in particolare gli uccelli: esempi viventi dell’evoluzione biologica, nel corso di milioni di anni da dinosauri piumati si sono trasformati in mirabili esseri atti al volo; le donne, ritratte di solito a china nera, sensuali e libere. Lo studio degli artisti di Cinquecento e di Seicento. Mostra tutti gli articoli di Daniela Beria